martedì 4 marzo 2014

Dove osano le Balene

Mia mamma su skype: "Ah, stasera vai alle Balene? Ok, allora ci sentiamo domani, cosí mi fai sapere a che ora atterri e su che terminal arrivi."

Tempo di valigie. Di nuovo.
Non capisco come sia possibile, ma più si avvicina il momento di preparare i bagagli e più oggetti spariscono dalla mia vita. Un quaderno, la custodia dell'ombrello, il top per andare a correre. (Fa molto figo, lo so, e lo farebbe ancora di più se ci fossi andata almeno una volta, dico una, a correre.)
Al tempo stesso comincio a salutare silenziosamente tutte le piccole abitudini quotidiane che tra pochi giorni non faranno più parte della mia vita.

domenica 2 marzo 2014

Sachsenhausen


All'inizio sembra di essere sul set cinematografico di un film trito e ritrito. 
Ti aspetti quasi che Benigni sbuchi da dietro una delle baracche, o che un bambino col pigiama a strisce ti offra una merendina. Tutto sembra noto, familiare, rassicurante quasi, come tornare a Gardaland dopo tanti anni e ricordarsi ancora dove si trova la giostra delle tazze che girano.
Sarà complice di questa sensazione anche l'ordinaria, linda periferia di campagna che circonda il campo. Talmente pulita e perfetta da sembrare finta anche lei. Le villette col tetto spiovente, le tendine color pastello, i cani che sonnecchiano nei giardini. Una signora anziana cura amorevolmente un orticello, un pensionato spacca la legna per il cammino.
Tu sei lí che passeggi sereno, aspirando il profumo che esce dalle panetterie e beandoti del verde che fiancheggia la via, senza sapere che uno dei più grandi campi di concentramento della Germania sorge ancora lì, a pochi passi di distanza. Giusto dietro quel muro grigio e compatto, che interrompe bruscamente la strada, e che porta il nome infernale: Sachenhausen.

venerdì 28 febbraio 2014

Il lavoro più bello del mondo

"Ma tu, alla fine, sei felice di quello che fai?"


Di recente mi è stata posta questa domanda da un ex compagno di studi, uno che come me si è sudato abbondantemente la tanta agognata laurea (per poi cominciarne subito un'altra...).

Ci penso su un po', prima di rispondere. Valuto i lustri trascorsi a studiare, le speranze e i sogni, i progetti andati in fumo, e li metto in relazione con gli ultimi anni, trascorsi a zonzo per i sette mari ad incontrare organismi branchiati ed ad insegnare svuotamenti maschera.

E mi accorgo di essere felice.

giovedì 13 febbraio 2014

Turmstrasse 49, 10551 Berlin


Rieccomi qui.
Sempre viva e vegeta, o quanto meno vegetanda.
Giusto un pizzico di mal di gola mattutino ed un amichevole torcicollo dal lato sinistro, di quelli che ti colgono impreparata quando devi attraversare la strada e nel piegare la testa lanci un ululato.

martedì 17 dicembre 2013

Natale con i tuoi... (cammelli)

Il mio capo mi ha regalato un pandoro di Verona.
Originale, Motta.
A parte il fatto che sono seriamente impressionata, perchè che un britannico riuscisse a trovare un pandoro italiano in Egitto non me lo sarei mai aspettata, non mi sfugge il messaggio subliminale che questo dono nasconde: anche quest'anno, a Natale si lavora.
Niente ferie, niente rientro a casa per festeggiare in famiglia.
È ufficialmente Natale coi cammelli.

mercoledì 11 dicembre 2013

La pace dei sensi è...

              ...una birra fredda                          ...una shisha alla mela                    ...il tramonto sul Nilo